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L**O
Eccezionale preparazione per leggere l'Inferno di Dante
M**O
Dante y la Divina Comedia siguen siendo actuales despues de 700 años.
Libro interesante porque nos demonstra como la Divina Comedia ha sabido inspirar a la Cultura en general hasta nuestros dias gracias a su mensaje sobre el rol del hombre como ser umano en un mundo que despues de 700 años sigue caracterizandose por unas cuantas leyes fundamentales que nosotros como humanidad aun no queremos aceptar y respectar por el bien comun y por ende seguimos pagando las consecuencias negativas de nuestro comportamento.
L**A
EFFICACITE, FACILITE pour la LITTERATURE ETRANGERE
Pour mes loisirs et ma connaissance de l'oeuvre de Dante Alighieri, également de la culture italienne.
L**E
Paolo Pisanò
Emozione Italia. Sentimento inesprimibile che impasta le gioie e i tormenti della nostra più intima essenza d’Italiani con un idioma splendido, raffinato e corposo al tempo stesso.Per scoprirne le origini bisogna risalire nei secoli fino a settecento anni or sono e incontrare un poeta fiorentino senza uguali (Dante Alighieri) capace di spalancare le porte del Paradiso (italico e non solo) con un’opera immortale (La Divina Commedia) dopo averlo meritato lui stesso attraversando prima l’Inferno e il Purgatorio per rinascere nel cuore del suo cuore fino a esserne degno.Il vero giornalista inviato speciale si muove con gli occhi bene aperti e ascolta a orecchie dritte per impadronirsi a fondo della realtà che deve riferire fedelmente ai lettori. E per riuscirci deve mettere la sordina alle proprie ubbie ideologiche. A volte questa fedeltà può costare parecchio, anche la vita. Ma chi ha il giornalismo nel sangue non le resiste.Aldo Cazzullo è un campione del giornalismo che si è assegnato un’inchiesta dentro il poema italico per eccellenza alla scoperta del suo (nostro) amore per l’Italia. E per indagare sulla sua (nostra) Italianità, egli non poteva che risalirne la storia di sette secoli fino a osservarla da vicino nell’opera fondamentale di quel poeta fiorentino senza uguali che ci ha donato lingua e coscienza della nostra identità nazionale.Identità oggi problematica, straziata com’è ancora dal dramma catastrofico del primo Novecento che ha visto l’Italia, di secolare consistenza culturale ma politicamente imberbe come Stato unitario, salire prima da protagonista sul proscenio del mondo per poi precipitare, nel giro di soli vent’anni, soccombendo nel proprio sangue aggredita da una violenza straniera disumana e annientatrice, invasa, stuprata, massacrata orrendamente (anche incistandole una lotta fratricida senza quartiere per uno scopo rivoluzionario irrealizzabile), conquistata infine dagli invasori e da costoro assoggettata concedendole la ripresa del benessere materiale ma sradicandola dal solco naturale del suo divenire storico autonomo e libero da soggezioni straniere.Un’Italia costretta ancora oggi istituzionalmente a una cesura innaturale nel proprio passato prossimo e pertanto incapace di ritrovare in se stessa la forza morale necessaria per affermare la propria dignità reggendo il peso di tutti i suoi trascorsi storici, senza nulla dover rinnegare pregiudizialmente in ossequio ai suoi ultimi conquistatori e alla loro esigenza di legittimare a priori quanto ci hanno inflitto e senza nulla voler restaurare in spregio alla ragione.Cazzullo ha affrontato l’impresa senza sottrarsi ai pericoli, compreso il più insidioso: attualizzare il racconto del passato italico con puntuali richiami al presente ovvero correndo il rischio di declassare la sua buona intenzione a una “missione impossibile” perché è noto che egli nega ideologicamente la realtà storica appena descritta per attenersi alla narrazione istituzionale di comodo, “politicamente corretta”, che impone la negazione dell’evidenza storiografica affermando il contrario (l’Italia “liberata” e “riscattata” 75 anni or sono grazie alla sua sconfitta, etc. etc.) e separando pertanto, ancora e nel profondo, le coscienze degli Italiani.Ma l’autore è un asso del giornalismo ed è riuscito a tenere a bada le proprie pulsioni ideologiche dando al suo racconto un respiro profondamente italiano unificante e non partigiano divisivo (le sbavature rilevate sono solo due, microscopiche e ininfluenti).Così l’inviato speciale alle radici dell’Italianità ha fatto centro in pieno realizzando un’inchiesta lunga un libro dove si trasforma la poesia altissima di Dante in avvincente prosa contemporanea: un piccolo capolavoro di informazione partecipata, incalzante, coinvolgente, fedele, comprensibile a chiunque. Una dichiarazione d’amore all’Italia da leggere e da consigliare. Un libro fuori dal comune che sa farsi delibare in un unico, lungo sorso per non staccarsi dal suo buon gusto nemmeno un istante.
L**S
Sempre ottimi libri
Spedizione veloce e puntuale.
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2 months ago
4 days ago