P**L
Grand opera sung by grand singers!!!
Brilliant singing all the way. I miss Zancanaro from the studio set with Muti, but Bruson is very good indeed. Renata Scotto is at her very best here and way beyond the sounds of Studer or the flat performance of Arroyo on RCA. Lots of coloratura here, and too, a fresh voiced Luchetti. Buy this one and you will play it daily!
B**7
Imperfetto ma molto interessante
Mentre adesso, tra Roma e Chicago, Riccardo Muti sta ripercorrendo la terza e più matura fase della propria interpretazione verdiana, riemergono numerosi live del suo primo approccio al maestro delle Roncole, quello degli anni '70, col debutto fulminante alla Philharmonia londinese (incisioni affidate alla Emi che io trovo bellissime) affiancato dai cimenti teatrali del Maggio Musicale Fiorentino. In mezzo c'è una seconda fase, quella scaligera più o meno parallela a Philadelphia, che trovo meno interessante per vari motivi, tra cui i cast vocalmente se non inadeguati almeno imparagonabili alle voci che troviamo in esempi come questo.Infatti nel maggio 1978 Muti si poteva annoverare tra i pochi direttori ad aver eseguito interamente la partitura verdiana (in italiano ma con tutti i balletti -una mezzora buona- tuttora suo cavallo di battaglia in concerto) e la proponeva al festival fiorentino con la Scotto, Luchetti, Bruson, Raimondi ed uno stuolo dignitosissimo di comprimari.Il suono della registrazione Gala (3 cd senza libretto ma con note in inglese) è molto buono e documenta una serata tutt'altro che liscia ma memorabile per varie ragioni: innanzitutto Renata Scotto e Renato Bruson non hanno mai inciso l'opera in studio e questa preziosa testimonianza ce lo fa rimpiangere (lui perché in piena forma e lei, anche se già fiaccata dal timbro un po' secchetto e acidulo, per l'interpretazione, entrambi in ogni caso adorati dal pubblico).Meno fortunato, anche nella carriera discografica, Veriano Luchetti, gran voce inadatta a questo ruolo e pure intimorita dagli acuti dell'aria del quarto atto (anziché buttarsi su un senile Alfredo due anni dopo, Kraus avrebbe potuto rischiare questo ruolo).Ruggero Raimondi, ancorché giovane, aveva già cantato Procida nell' incisione ufficiale diretta da Levine : anche in questo caso il ruolo non calza alla perfezione al giovanile e baritonale spirito del cantante, che ne esce tuttavia a testa alta grazie all'istinto teatrale preservato negli anni.Pure Muti cade qua e là, come nella papera (un'incomprensione con gli orchestrali) al primo minuto dell'iniziale sinfonia ma quello che avviene dopo (a cominciare proprio dall'ouverture) è talmente entusiasmante e genuinamente "verdiano" da indurci a perdonare qualsiasi eccesso o incidente (comunque comprensibile, siamo pur sempre dal vivo) nonché le retoriche ingenuità del recente libro strenna (ISBN-13: 978-8817060943).In conclusione, un'incisione con le sue mende, ma assolutamente da conoscere per qualsiasi verdiano e melomane, sicuramente più interessante di quella documentata dalla Emi del Muti milaneseincisione ufficiale diretta da Levinequella documentata dalla Emi del Muti milanese
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